Autocertificazione

Ultima modifica 7 maggio 2019

Cosa si può autocertificare

Il cittadino italiano nei rapporti con la Pubblica Amministrazione può autocertificare sotto forma di dichiarazione sostitutiva di certificazione, sotto la propria responsabilità:

  • Dati anagrafici e di stato civile
  • Luogo e data di nascita
  • Residenza
  • Cittadinanza
  • Godimento dei diritti civili e politici
  • Tutti i dati contenuti nei registri di stato civile (celibe/nubile, coniugato,vedovo, stato libero, maternità, paternità, separazione o comunione dei beni)
  • Stato di famiglia
  • Esistenza in vita
  • Nascita del figlio/a
  • Morte del coniuge, del genitore, del figlio, ecc.

Titoli di studio e qualifiche professionali

  • Qualifica professionale
  • Titolo di studio
  • Titolo di specializzazione
  • Titolo di aggiornamento
  • Titolo di abilitazione
  • Titolo di formazione
  • Titolo di qualifica tecnica
  • Esami sostenuti

Situazione reddituale, economica e fiscale

  • Reddito
  • Situazione economica
  • Assolvimento obblighi contributivi
  • Possesso e numero del codice fiscale
  • Possesso e numero di partita iva
  • Possesso di qualsiasi dato contenuto nell'anagrafe tributaria
  • Carico familiare

Posizione giuridica

  • Legale rappresentante di persone fisiche
  • Legale rappresentante di persone giuridiche
  • Tutore
  • Curatore
  • Qualità simili a tutore e curatore
  • Non aver riportato condanne penali
  • Non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e non aver presentato domanda di concordato, di non essere destinatario di provvedimenti iscritti nel casellario giudiziale, di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali (Dichiarazione generica)

Altri dati

  • Iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni
  • Iscrizione ad associazioni o formazioni sociali
  • Posizione agli effetti degli obblighi militari, comprese le situazioni del foglio matricolare
  • Appartenenza a ordini professionali
  • Stato di disoccupazione
  • Qualità di pensionato e categoria di pensione
  • Qualità di studente
  • Qualità di casalinga

La dichiarazione sostitutiva dell'atto di Notorietà

Con le dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà il cittadino può dichiarare tutte le condizioni, le qualità personali e i fatti a sua conoscenza che non sono già compresi nell'elenco dei certificati che le amministrazioni non possono più chiedere (ad esempio di essere erede, di essere proprietario o affittuario di un appartamento, il proprio stato di servizio, la conformità all'originale della copia di un documento ecc.).

Dichiarazione sostitutiva dell'Atto di Notorietà

Cosa non si può Autocertificare

Ci sono pochi casi in cui non è possibile ricorrere alla autocertificazione ed è necessario presentare i tradizionali certificati:

  • certificati sanitari, medici, veterinari;
  • certificati di origine, di conformità CE;
  • certificati di marchi e brevetti

Come si fa

Per sostituire i certificati basta una dichiarazione in carta semplice, firmata dall'interessato, senza autentica della firma e senza bollo.
L'autocertificazione (dichiarazione sostitutiva di certificazione) può anche essere inviata per posta o fax, o consegnata da un'altra persona.
L'autocertificazione è definitiva e ha la stessa validità del certificato o dell'atto che sostituisce.

Chi può fare l'Autocertificazione

  • I cittadini italiani
  • I cittadini dell'Unione Europea
  • I cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia limitatamente ai dati verificabili presso le pubbliche amministrazioni italiane.

Chi deve accettare l'Autocertificazione

  • Tutte le amministrazioni pubbliche, comprese Scuole, Università, Motorizzazione Civile, Comuni;
  • I gestori di pubblici servizi nei rapporti con l'utenza, ossia le aziende che hanno in concessione servizi pubblici come trasporti, erogazione di energia, servizio postale, reti telefoniche, ecc. ( ad esempio Enel, Ferrovie dello Stato, Poste);

N.B: Banche, assicurazioni, notai e tribunali non sono obbligati ad accettare l'autocertificazione.

Impedimento per ragioni di salute

Quando una persona non è in grado di rendere una dichiarazione per ragioni di salute, un parente prossimo (il coniuge, i figli o altro parente fino al terzo grado) può fare una dichiarazione nel suo interesse.
In questo caso la dichiarazione va resa, indicando l'esistenza di un impedimento temporaneo per ragioni di salute, davanti al pubblico ufficiale che deve accertare l'identità della persona che ha fatto la dichiarazione.

Diritti e doveri

La mancata accettazione dell'autocertificazione costituisce violazione dei doveri di ufficio da cui possono derivare anzioni disciplinari per il dipendente.
Le amministrazioni sono tenute a controllare la veridicità delle dichiarazioni.
In caso di dichiarazione falsa, il cittadino può subire una condanna penale e decade dagli eventuali benefici ottenuti con l'autocertificazione.


Cookie
Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti. Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie. Per maggiori informazioni consulta la Cookie Policy